1°GG MONTEFORTINO
Arrivo in struttura nel primo pomeriggio, check in e sistemazione nelle camere. Cocktail di benvenuto. Prima sessione di yoga. Cena e pernottamento
2° GG GOLE DELL’ INFERNACCIO
Colazione in hotel. Mattina dedicata all’ escursione alle Gole dell’ Infernaccio: sono gole naturali formate dal fiume Tenna, situate nel comune di Montefortino in provincia di Fermo, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e sono tra le gole più suggestive dell’Appennino umbro-marchigiano. L’itinerario racchiude in poco tempo ambienti molto diversi: si passa dalla impressionante Gola dell’Infernaccio con le sue pareti verticali di calcare massiccio e le turbolente acque del fiume Tenna, alla centenaria ed evocativa faggeta di San Leonardo sino all’omonimo Eremo, un luogo dalla storia millenaria da cui si gode una magnifica vista sull’alta valle del Tenna e sulla montagna simbolo del Parco: la Sibilla. Rientro in hotel. Pranzo libero.
Nel pomeriggio seduta di yoga. Tempo a disposizione. Cena e pernottamento
3°GG IL LAGO DI PILATO
Colazione in hotel. Partenza per l’escursione al Lago di Pilato: conosciuto come “il lago con gli occhiali” per la forma dei suoi invasi complementari e comunicanti nei periodi di maggiore presenza di acqua, il lago è l’unico lago naturale delle Marche e uno dei pochissimi laghi glaciali di tipo alpino presenti sull’Appennino. Ciò che lo rende unico è la presenza del Chirocefalo del Marchesoni, un piccolo crostaceo di colore rosso che misura 9-12 millimetri e nuota col ventre rivolto verso l’alto, e che solo qui ha trovato l’ habitat idoneo per la sua esistenza. Nella tradizione popolare il lago è stato ed è considerato un luogo magico e misterioso. Prende infatti il suo nome da una leggenda secondo la quale nelle sue acque sarebbe finito il corpo di Ponzio Pilato condannato a morte da Tiberio. La pena non fu solo questa, ma anche la mancata sepoltura del suo cadavere. Il corpo, chiuso in un sacco, venne affidato ad un carro di bufali lasciati liberi di peregrinare senza meta e sarebbe precipitato nel lago dall’affilata cresta della Cima del Redentore. Anche per questo il lago, a partire dal XIII secolo è stato considerato luogo di streghe e negromanti, tanto da costringere le autorità religiose del tempo a proibirne l’accesso e a far porre una forca, all’inizio della valle, come monito. Pranzo al sacco. Nel pomeriggio rientro in hotel. Tempo a disposizione. Sessione di yoga in hotel. Cena e pernottamento
4°GG LA GROTTA DELLA SIBILLA
Colazione in hotel. Sessione di yoga. Escursione sul monte Sibilla, la cima che dà il nome a tutta la catena appenninica dei Monti Sibillini e che è strettamente legato al mito della Sibilla Appenninica, maga/strega o fata (secondo le credenze) ammaliatrice di uomini e abitante dell’omonima grotta situata nei pressi della sommità che da secoli vela l’altura di un’aura di leggenda e mistero. L’escursione ha inizio dal rifugio Sibilla a 1.540m slm e si protrae fino all’ ingresso della grotta della Sibilla, situato sulla cima a circa 2173m slm, con panorami eccezionali in tutte le direzioni. Pranzo al sacco. Rientro con seduta di yoga durante la discesa o in alternativa in hotel. Tempo a disposizione. Cena e pernottamento
5° GG il SANTUARIO DELLA MADONNA DELL’AMBRO / AMANDOLA
Colazione in hotel. Mattina visita guidata del Santuario della Madonna dell’ Ambro, dove il rito pagano della Sibilla si converte in quello cristiano della Vergine: incastonato tra i due monti è uno dei santuari più antichi e visitati della regione (dopo Loreto). Il Santuario ha avuto origine dall' apparizione della Vergine ad una bambina di nome Santina sordomuta fin dalla nascita: in cambio delle preghiere e delle offerte di fiori che la ragazza era solita portare presso un'immagine della Madonna posta nella cavità di un faggio, la Santa Vergine le dette il dono della parola. La posizione (in una valle dei Monti e accanto a un fiume), l’origine delle apparizioni (anche qui a una bambina) e la struttura del territorio (la roccia la fa da padrona) avvicinano molto il Santuario a quello più famoso di Lourdes, per cui la chiesa marchigiana è nominata anche la “Piccola Lourdes delle Marche”. A seguire visita del borgo di Amandola. Rientro in hotel. Fine dei servizi